Vibo Valentia – 31/07/2023
La stagione estiva è ormai nel pieno, numerosi sono gli avventori italiani e stranieri che frequentano le spiagge lungo i 52 km della costa vibonese che sono state oggetto di innumerevoli attenzioni e segnalazioni per lo stato di salute generale del mare. Nell’ultimo anno le iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione a tutela dell’ambiente sono state continue, dalla campagna di controllo degli impianti di depurazione della provincia svoltasi appena un anno fa a quella che ha attenzionato il corretto smaltimento o spandimento delle acque di vegetazione dei frantoi, arrivando infine a quella rivolta al monitoraggio delle strutture ricettive del litorale denominata “Wave”, partita lo scorso 26 maggio e ancora in atto. Ciò nonostante numerose sono state le segnalazioni circa la presenza di chiazze sul mare, “fioritura algale”, “acqua verde”, per questo vogliono vederci chiaro i carabinieri del comando provinciale, quelli del Gruppo Forestale, la sezione di polizia giudiziaria della Procura di Vibo e la Capitaneria di porto in merito alle dichiarazioni rilasciate sabato scorso ad una radio locale dal biologo (e già in passato assessore regionale all’Ambiente) Silvio Greco, il quale si è detto in possesso di documentazione capace di provare diverse attività di scarico di liquami in mare lungo il tratto di costa vibonese e dell’intera provincia. Parole che non sono passate inosservate, tanto che stamane carabinieri e Guardia costiera si sono recati al Comune di Vibo per avere delle informazioni dal sindaco Maria Limardo e dalla dirigente del settore Ambiente di “Palazzo Luigi Razza”, Adriana Teti. Ascoltato anche il responsabile del settore Manutenzione del Comune, Emilio Le Piane. La depurazione, quindi, al centro della richiesta di documenti al Municipio di Vibo per fare piena luce sia sulle denunce di Silvio Greco, sia per cercare di venire a capo di scarichi illegali che rendono complicata la situazione in alcuni tratti delle Marinate, tanto che in zona Capannina il sindaco ha firmato un’ordinanza con il divieto di balneazione.