in Calabria 1073 nuovi casi Covid. Undici centri in “arancione, altri rischiano di andarci

Aumentano ancora i ricoveri nei reparti ordinari in
Calabria, proprio nel giorno in cui la Fondazione
Gimbe rafforza il proprio grido d ‘allarme sui ri-
schi legati alla variante Omicron, meno letale ma
più contagiosa, e che potrebbe minare la tenuta del-
le strutture ospedaliere. Sono 11 gli ingressi regi-
strati nelle ultime 24 ore (323 in totale) che impat-
tano con una situazione già piuttosto critica nei pre-
sidi della regione. Anche in terapia intensiva c’è un
ingresso in più che porta il dato complessivo a 29.
Cinque i decessi, stesso dato di domenica: 1.635 da
inizio pandemia. I contagi sono 1.073, con 9.052
tamponi eseguiti e il tasso di positività dell’11,85,
quasi dimezzato rispetto al 21,12% di domenica. Il
nuovo decreto del governo, che introduce novità
sull’espletamento delle quarantene e che potrebbe
fare lievitare la richiesta di tamponi antigenici nelle
farmacie, è stato al centro di una riunione che il
presidente della Regione Calabria Roberto Oc-
chiuto ha convocato con i vertici di Federfarma e
con i dirigenti della Regione. Gli obiettivi sono
quelli di organizzare al meglio la risposta a questa
crescente richiesta e di limitare al massimo i disagi.
A qualche giorno di distanza dalla dichiarazione
della zona arancione per 11 comuni del reggino,
dove i valori di incidenza per 100 mila abitanti ne-
gli ultimi 7 giorni hanno ampiamente superato la
media regionale del periodo, accrescono timori e
preoccupazioni anche in altri centri della regione. I
comuni di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Ba-
dolato, Cardinale, Guardavalle, Isca sullo Ionio,
San Sostene e Santa Caterina dello Ionio, in parti-
colare, hanno scritto all’Asp di Catanzaro, al presi-
dente Occhiuto, in qualità di commissario della Sa-
nità e al prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cu-
cinotta, per chiedere “misure urgenti anti Covid-
19” a “garanzia della sicurezza della popolazione”
delle loro comunità.